Camoranesi butta Dybala giù dalla torre

L’argentino d’Italia vota per… l’italiano. 

Intervistato da Sky Sport, Mauro German Camoranesi ha risposto senza peli sulla lingua alla domanda su chi sia più forte tra due degli ultimi tre numeri 10 della Juventus, Alessandro Del Piero e Paulo Dybala: “Hanno in comune un gran tiro dalla distanza e questo li rende dei grandi giocatori, perche’ ti possono risolvere la partita anche a 30/35 metri dalla porta. Però, penso che Del Piero quando era giovane era molto più potente di Dybala. L’argentino ha altre caratteristiche, ad esempio una tecnica eccelsa”. 

Parole chiare, che magari serviranno da sprone per la Joya, alle prese con un autunno più che sottotono.

Camoranesi non si rifugia nella diplomazia neppure quando si tratta di parlare di Calciopoli
“A me dispiace che io e i miei colleghi siamo stati trascinati in una vicenda in cui non avevamo nessuna colpa, perché le qualità di gente come Ibrahimovic e Vieira poco c’entravano con il fatto che i dirigenti, le società e il calcio italiano avessero commesso degli errori. Per me è stato un colpo fortissimo a livello sportivo e a livello umano. Siamo stati danneggiati noi calciatori, cioè la materia prima, quelli che portano avanti questo sport, non quelli che fanno business. A me sinceramente e’ dispiaciuto molto”. 

Non guasta per risollevarsi il morale un ricordo sul trionfo al Mondiale del 2006: “In quell’occasione avevamo un leader, Marcello Lippi: una persona che tutti quanti conoscevamo, soprattutto noi del blocco della Juventus sapevamo qual era la sua mentalità, la sua carica. I giocatori stessi erano già maturi, all’apice della propria carriera. Già ai quarti avevamo capito che eravamo veramente forti. A leggere la stampa internazionale, l’Italia era già spacciata in partenza, però noi quando entravamo nello spogliatoio sapevamo di avere un gruppo solido. Una volta che siamo scesi in campo contro la Germania, sapevamo già che saremmo arrivati in finale. La nostra mentalità era quella”. 
 

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