Cabrini spezza una lancia per Di Biagio

L’ex colonna della Nazionale, nonché ct dell’Italia femminile, Antonio Cabrini, è intervenuto a Radio Sportiva per commentare il difficile momento del calcio italiano, all’indomani della sconfitta degli azzurri nell’amichevole contro l’Argentina: “Non è facile superare il momento delicato del calcio italiano, nessuno ha la bacchetta magica. Mi scappa da ridere quando sento che la prestazione della Nazionale dipendono dal Ct, chi dice così capisce poco di calcio. Un allenatore della Nazionale può avere il 15-20% di responsabilità sull’andamento della squadra, il resto dipende dai giocatori. Il problema è atavico, il calcio italiano se lo sta trascinando da parecchio tempo e il campanello d’allarme è arrivato con la mancata partecipazione al mondiale. L’ultima Nazionale che ha fatto bene è stata quella del blocco juventino di Conte serve tempo e pazienza, senza farsi prendere dalla frenesia. Perché vengano fuori giocatori all’altezza e che giochino in maniera continua nei propri club”.

Cabrini difende poi la posizione di Di Biagio, di fatto già “giubilato” dalle parole del commissario FIGC Fabbricini e del vice Costacurta: “Puoi anche essere il migliore ma sei non hai giocatori di esperienza internazionale e che giochino nei loro club cosa può fare un grande allenatore? Le parole del commissario sullla ricerca del futuro ct mi sono sembrate una mancanza di rispetto nei confronti di un allenatore che sa già di essere un traghettatore, non erano parole al posto giusto nel momento giusto”.

Porta chiusa a Balotelli: “Mario ha grande talento, ma nel calcio ci sono anche altri aspetti e comunque non possiamo pensare che possa risolvere i problemi della nazionale. Lui si è giocato il posto per il suo atteggiamento, se non lo ha cambiato è difficile chiamarlo, bisogna parlare con le persone che gli stanno attorno per capire se è riuscito a farlo”.

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