Boni ha già i nomi per il dopo D’Aversa

Quando un pareggio vale come una sconfitta… Il Parma si salva su rigore contro il Perugia, ma non evita la contestazione dei tifosi. A fine partita Lucarelli e compagni sono stati “tenuti a rapporto” dalla Curva Nord, prima che la dirigenza si affrettasse a rinnovare la fiducia al tecnico D’Aversa e a deliberare il ritiro punitivo.

La crisi continua e Enrico Boni non può che essere spietato nella propria rubrica settimanale per Sportal.it: “Mi diranno che sono stato una Cassandra, ma la situazione è ormai insostenibile. Si è pareggiato, ma è come se si fosse perso. La società ha sùbito alleggerito la posizione dell’allenatore, ma è solo prassi. D’Aversa è un dead man walking, continua a fare dichiarazioni assurde: prima se la prende con la qualità della rosa, domenica era soddisfatto per l’impegno dei giocatori. È arrivato a fine corsa, inutile nasconderselo, la squadra non riesce a recepire i suoi segnali, anche il cambio di modulo visto nel finale contro il Perugia non serve a nulla. C’è bisogno di acqua fresca”.

La trasferta di Empoli può quindi segnare il capolinea per il tecnico della promozione. A meno che…: “Le partite iniziano sempre da 0-0, ma ad oggi immaginare di vincere è difficile. Certo, se accadesse non si potrebbe esonerare l’allenatore, ma sarebbe solo un prolungamento dell’agonia. Nelle ultime 8 partite si sono fatti 8 punti e con questa media non si va da nessuna parte”.

Per mettersi avanti con il lavoro, ecco un terzetto dal quale scegliere l’erede ideale…: “Io penso che qualcosa bolla in pentola, è impensabile che alla vigilia di una partita così ci si faccia trovare impreparati in caso di crollo. Sabato perdendo si sarebbe fuori dai playoff: considerando che la Spal andrà avanti con Semplici io penso che il futuro allenatore sarà uno tra Reja, De Biasi e Mandorlini”.

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