Boni: “Ecco chi vorrei sotto l’albero”

Il Parma si regala un Natale agrodolce non andando oltre il pareggio casalingo senza gol contro il Bologna. Un solo successo nelle ultime cinque partite per la squadra di D’Aversa, che sembra essere arrivata stanca al giro di boa e che non è riuscita a battere nessuna delle ultime quattro della classifica, tutte sfidate al “Tardini”.

Uno spunto di riflessione raccolto da Enrico Boni: “Abbiamo affrontato una squadra più debole della nostra e per la prima volta abbiamo avuto un possesso palla superiore agli avversari, ma è stato sterile. Alla fine il pareggio è giusto, entrambe erano stanche. Purtroppo non c’è nulla di nuovo: facciamo fatica a segnare su azione, c’è poco gioco e zero divertimento. Ma il Parma è questo”.

Cosa chiedere al resto del campionato? All’orizzonte c’è un pericolo: “La classifica è buona, nove punti sulla terzultima rappresentano un buon bottino, anche se il rischio è quello di vivere una seconda parte di stagione nel limbo, dovendoci accontentare di eventuali e sporadiche soddisfazioni”.

Inevitabile guardare a gennaio, mese in cui si parlerà più di mercato che di calcio giocato, dato che si ritornerà in campo solo il 19.

Boni prova a immaginare come si muoverà il Parma, prima di lasciarsi andare a un sogno natalizio. I tre giocatori che vorrebbe vedere in maglia crociata insieme magari all’allenatore ideale: “Mi aspetto dei ritocchi alla rosa, compatibilmente con quanto sarà possibile fare. I tre giocatori che vorrei? Dico Mario Balotelli, e sarebbe un affare reciproco, Martin Caceres e uno che è già in casa e che è ingiustamente trascurato, Yves Baraye. Come allenatore penso a Delio Rossi: così almeno ci divertiremmo un po’”.
 

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