Bernardeschi: “Io un leader grazie a Ronaldo”

Federico Bernardeschi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato della sua crescita nella Juventus: “La Juve ti fa crescere, ma solo se sei bravo a recepire i messaggi che ti manda. Ora sono un uomo e un giocatore completo, ma non mi fermo qui. A 16 anni non crescevo fisicamente, i miei compagni erano uomini e io un ragazzino. È stata la fase più difficile, lì ho imparato che ogni giorno si soffre per raggiungere un piccolo obiettivo”.

L’ex Fiorentina ora si sente un leader: “Un leader deve essere intelligente, consapevole, solido mentalmente e dare esempi quotidiani: io ho fatto quest’anno un salto di qualità di cui sono molto orgoglioso. Sono processi della vita, momenti di crescita e maturazione: qua dentro cambi davvero”.

E un grande merito lo ha avuto Ronaldo: “Cristiano ha dato qualcosa in più a chiunque sia entrato in contatto con lui: un campione in uno spogliatoio porta anche la sua storia e ciò che ha vinto. Anche solo vedendolo allenarsi, impari cose da inserire nel tuo bagaglio. Preferisco giocare contro di lui in partitella perché insieme è più facile: da avversario, invece, sfidi te stesso. Ronaldo può fare ombra o trasformarsi in stimolo: io ho seguito la seconda via, cercando di afferrare in silenzio tutto ciò che vedevo”.

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