Diciannove gol, tanti quanti Dzeko e Higuain che combattono per ben altri traguardi di squadra, ma anche tre rigori sbagliati. Il Gallo Belotti è il Torino versione 2016-2017, molto nel bene e poco nel male.
L’errore dal dischetto contro la Fiorentina non è infatti costato punti ai granata che, sotto di due reti, hanno trovato linfa vitale proprio da quell’episodio, oltre che dal crollo fisico della Viola nella ripresa.
A fine partita, fischi copiosi dei sostenitori della Fiorentina verso la propria squadra e applausi degli stessi per Belotti: “Fa sempre ricevere applausi da tutti, significa che sono sportivi oltre che tifosi – ha detto l’attaccante a Premium Sport – Siamo partiti male. ma poi è uscito fuori il cuore del gruppo. Continuando così possiamo far bene per toglierci grandi soddisfazioni”.
La zona Europa League sembra troppo lontana, ma da raggiungere c’è il titolo di capocannoniere: “È un obiettivo – ammette Belotti – Potevo essere di un gol sopra a Dzeko e Higuain se non sbagliavo il rigore, ma ormai sembra una routine. Quest’anno non riesco a buttarli dentro, a differenza dell’anno scorso. Il futuro? Quello non lo conosce nessuno, ora sono contento e onorato di giocare nel Toro”.
