Manuel Pasqual difensore dell’Empoli ed ex capitano della Fiorentina, è intervenuto a Radio Sportiva nel giorno del suo compleanno numero 36.
Dopo essere stato capitano e bandiera della Fiorentina, l’esterno toscano indossa la maglia azzurra da una stagione e mezza e punta a tornare presto in Serie A. Ecco la sua spiegazione sulla contradditoria stagione dei toscani: “Ormai da bandierina a bandierina non sono più 105 metri ma un chilometro e mezzo, non potrò giocare per più di un’altra stagione o due – scherza l’ex terzino anche dell’Arezzo – Ad Empoli sto bene: l’anno scorso purtroppo è andata male, ma mi sono rimesso in gioco perché non mi sembrava giusto lasciare così. Mi hanno dato la possibilità di rimanere puntando alla risalita immediata: abbiamo cambiato tutto e faticato in avvio, ma poi i valori sono venuti fuori. Non era semplice esonerare l’allenatore quando eravamo terzi, mister Andreazzoli ha portato idee di gioco diverse ed è riuscito a farci entrare in testa che siamo un’ottima squadra. Le avversarie? Frosinone e Palermo e il Bari un gradino sotto”.
Impossibile non parlare della tragedia Astori, che con Pasqual ha condiviso lo spogliatoio per una stagione e che, dopo un anno di “interregno” di Gonzalo Rodriguez, dal veneto aveva ereditato la fascia di capitano dei viola: “Da grande amico mi ha lasciato un grande vuoto, apprendere una notizia simile è stato un qualcosa di troppo doloroso, tutt’ora quando ci penso mi viene un nodo allo stomaco… Mi spiace per quei giocatori giovani che potevano apprendere tanto da uno come lui. Quale il messaggio più bello di questi giorni? Sono stati tantissimi: la cosa che è balzata agli occhi è vedere tutto il mondo sportivo che ha voluto portargli l’ultimo saluto, è stata una risposta per i suoi genitori e la sua compagna: la conferma che era un grande uomo, ne devono essere fieri. Era uno con pochi peli sulla lingua, ma allo stesso tempo il giorno dopo la sconfitta arrivava al campo con il sorriso di chi vuole voltare pagina: uno spot per il calcio”.
