Antonio Cabrini, Identikit del vero tifoso juventino

Sul blog L’insider c’è un interessante approfondimento  sulla figura del tifoso: una categoria fondamentale per le squadre di calcio, per una serie svariata di motivi, che vanno dall’appoggio vero e proprio – che si sviscera con la passione per i colori del proprio undici – per arrivare  fino al marketing, che di iniettare denaro fresco nelle casse del club grazie all’acquisto di maglie, sciarpe e di tutta una serie di articoli ad hoc.

Ospite del blog Antonio Cabrini, ex laterale della Juventus  e del Bologna, nonché protagonista della cavalcata trionfale azzurra del 1982 con la conquista del Mondiale in compagnia dei vari Marco Tardelli, Gaetano Scirea, Dino Zoff e del bomber Paolo Rossi sotto la sagace guida di Enzo Bearzot, friulano di buon senso in grado di plasmare un gruppo fatto di uomini e non di soli calciatori. L’insider ha preparato per  Cabrini la lente del detective, alla ricerca dell’identikit del vero tifoso juventino e quando gli ha chiesto del rapporto con i supporter bianconeri prima ha risposto con un “ottimo” di cortesia per poi sciogliersi ricordando “quanto siano stati uno stimolo costante” all’interno del rettangolo di gioco, tanto più nella carriera in generale.   

Inutile nascondersi: è una stagione fondamentale questa per la Juventus che quest’anno ha puntato tutto sull’ex allenatore del Napoli e del Chelsea Maurizio Sarri, alla ricerca di una Champions League che tarda ad arrivare. Un fautore del “bel gioco” che pone in discussione l’assioma dello storico ex presidente (ed ex calciatore bianconero) Giampiero Boniperti “vincere non è importante è l’unica cosa che conta”. L’Insider si è dunque domandato dove si ponga il vero tifoso juventino all’interno di questa diatriba e la risposta di Antonio Cabrini è stata decisa e sicura come una bordata con il piede sinistro: “Per il tifoso juventino è fondamentale vincere! Le aspettative di questa stagione sono ancora una volta rivolte alla Champions. Sarri ha ben chiaro l’obiettivo, farà di tutto per cercare di conquistarla dopo gli ultimi tentativi falliti”.   

Il girone dei bianconeri è tutto sommato accessibile, benché di mezzo ci sia l’Atletico Madrid del ‘Cholo’ Simeone, vecchia conoscenza del calcio italiano per i suoi trascorsi con il Pisa, l’Inter e la Lazio. Ma se Cristiano Ronaldo e compagni devono prendere con le pinze i ‘Colchoneros’  è chiaro che non possono temere  Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca, squadre da battere se si vuole andare avanti nella corsa verso il trofeo più ambito.

La voglia di vincere, ha aggiunto Cabrini, si unisce a “un assoluto senso di appartenenza alla maglia, una presenza costante anche nei momenti difficili della stagione di una squadra”. E c’è da crederci se lo ha detto uno che nella propria bacheca personale, in anni e anni di carriera, ha messo una serie incredibile di trofei.

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