Venezia crolla, male Varese, Avellino e Sassari ok

Programma ricchissimo quello della FIBA Champions League con tutte e quattro le squadre italiane impegnate sul parquet.

La prima a scendere in campo è la Reyer Venezia che deve però alzare bandiera bianca contro il Rishon LeZion 79-61, restando comunque pienamente in corsa per il passaggio del turno. La formazione orogranata, ancora in emergenza infortunati e priva anche di Tonut e Hagins, parte comunque in maniera positiva con le triple di Viggiano e Haynes. Dall’altra parte, però, McCrea è incontenibile ed il Maccabi chiude il primo tempo sul 41-33. Al rientro sul parquet i padroni di casa piazzano un parziale di 10-2 che aumenta il gap nel punteggio e complica ulteriormente i piani di coach De Raffaele, costretto a rotazioni serratissime. Soprattutto grazie alla difesa, l’Umana Reyer ritorna a -10 ma è troppo tardi: Ben Chimol sposta definitivamente gli equilibri e la partita si chiude sul punteggio di 79-61 con Venezia letteralmente sulle gambe.

Sconfitta casalinga, invece, per la Pallacanestro Varese che non riesce a sbloccarsi e deve incassare il nono ko europeo contro i lettoni del Ventspils (82-88). La squadra di coach Caja, ancora alla ricerca della sua prima vittoria da allenatore della Openjobemtis, parte con il freno a mano tirato e gli ospiti scappano subito sul +6. La reazione, però, c’è e la prima frazione si chiude con i biancorossi avanti per 19-18. L’attacco dei padroni di casa non riesce ad essere fluido e, allo stesso tempo, la difesa varesina concede troppo spazio a Zakis e compagni che vanno al riposo lungo sul 37-46. Gulbis realizza due triple in fila al rientro dagli spogliatoi che cacciano indietro Varese che sprofonda addirittura sul -19 in avvio di ultimo quarto. Improvvisamente, dopo avere subito la sfuriata degli avversati, la Openjobemtis si sveglia ma è troppo tardi: i canestri di Anosike rendono il parziale meno pesante ma la partita si chiude sul punteggio finale di 82-88.

Bella vittoria per la Dinamo Sassari che si aggiudica la sfida casalinga contro l’Aek Atene con il punteggio finale di 80-78. Ad aprire le danze per gli ospiti è Dusan Sakota che mette la firma sui primi punti del match e segna il primo break greco: Bell sblocca il Banco di Sardegna. Gli ospiti scappano fino sul +9 prima della reazione della Dinamo con Bell, Monaldi e Lacey a bombardare dall’arco. La formazione di coach Pasquini c’è e il canestro di Sacchetti manda le squadre al riposo sul 51-42. I greci rientrano sul parquet con un altro piglio e raggiungono subito il pareggio prima che Johnson-Odom e Lawal firmino il nuovo +9 casalingo. La partita, però, si decide negli istanti finali: Larentzakis mette la tripla del -2, Stipcevic non sbaglia dalla lunetta ma Sakota segna da distanza siderale e scrive il -1. Ancora Stipcevic, ancora dalla linea della carità, punisce l’Aek e il match si chiude sul punteggio finale di 80-78.

Chiude il programma di serata il successo della Sidigas Avellino che piega Ostende 73-78 e si riporta in seconda posizione in classifica ad un passo dalla qualificazione. Avellino parte subito molto forte, scappando sul +6 con i canestri di Thomas, Ragland e Leunen. I padroni di casa sono fuori fase in attacco e la ‘preghiera’ di Randolph sulla sirena dà il +8 a fine quarto ai biancoverdi (16-24). Ostenda cerca subito di rientrare con Boukichou e Keselj, ma Green, da tre, ristabilisce le distanze. Gillet si sblocca dall’arco dei 6,75 m ed il 2/2 di Ragland dalla lunetta manda le squadre al riposo sul punteggio di 34-40. I Lupi irpini cercano di azzannare la partita nel terzo quarto: scambio di triple tra Keselj e Green, mentre Thomas in contropiede inchioda la schiacciata del +15 (47-62), ma la bomba di Kuridza apre gli ultimi 10 minuti sul 50-62. Gillet segna 5 punti consecutivi e riporta a -6 Ostenda, costringendo Sacripanti al timeout. Leunen ritorna in campo e subito piazza la tripla ma è il 2/2 di Green dalla lunetta che chiude di fatto la gara con la Sidigas che vince 73-78.

In collaborazione con basketissimo.com

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