Pistoia, Maltinti resta presidente

Il presidente Roberto Maltinti, al termine di alcuni giorni di riflessioni e considerazioni, dopo la riunione del CdA che gli ha rinnovato la propria, incondizionata e totale fiducia, ha accettato la richiesta da parte dello stesso di proseguire nello svolgimento del proprio incarico, almeno fino al termine della corrente stagione.

“Tale, sofferta, decisione da parte del presidente, giunge anche in considerazione dei numerosissimi attestati di stima ricevuti (non unicamente da parte di tifosi e appassionati) e vista la delicatezza del momento, non solo sportivo, che richiede una forte assunzione di responsabilità”, si legge nella nota diffusa martedì.

“L’A.S.Pistoia Basket 2000 fa presente che ha dato incarico ai propri legali di dar vita alle necessarie iniziative in sede civile, al fine di ottenere da parte del Comune di Pistoia il mantenimento degli impegni presi per la realizzazione degli interventi sostenuti al palazzetto in estate, cioè il pagamento di quanto dovuto, indispensabile per rispettare l’accordo con la  ditta che ha effettuato i lavori. Nello specifico la società ha provveduto per la messa in mora nei confronti dell’amministrazione  comunale,certa di aver correttamente operato seguendo con precisione le indicazioni ricevute dall’amministrazione stessa. Alla luce inoltre di quanto sopra ed a causa dei rapporti inevitabilmente deteriorati con questa amministrazione, pare ormai difficile proseguire con la  gestione del palazzetto. Sì ricorda per altro che il PalaCarrara negli anni ha assistito allo svolgimento di attività non solamente professionistiche, ma anche e soprattutto  rivolte al mondo giovanile e dilettantistico e che nel corso di tutti questi anni sono state spese enormi quantità di denaro necessarie per mettere a norma e mantenere in uno stato di totale funzionalità  una struttura di proprietà del Comune stesso, cosa che ha comportato progressivi costi a carico del club non supportati da eguali introiti. È pertanto intenzione di questa società operare una profonda riflessione sull’opportunità di recedere dalla convenzione a partire dal 1/7/17 ,essendo  da tempo venute meno le condizioni economiche sufficienti per la gestione della struttura, situazione che oggi si è ulteriormente aggravata a causa del comportamento sleale avuto dall’amministrazione nella gestione  di tutta questa triste vicenda”.

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