Il trio NBA dimostra di voler andare a Rio

ITALIA 8 – Grande vittoria sulla Spagna  – che da qualche anno  si vende  al marketing come NBA con la cediglia , per sottolineare la parentela americana… –  di uno spento Scariolo che ha ricordato …l’ “epopea Armani”. Ha subito l’onda d’urto tremenda del secondo tempo azzurro lamentandosi con gli arbitri invece di fare, fra le tante cose inevase, un  pressing maschio  per accendere la reattività dei suoi giocatori,  terrorizzati in volto,  per  mettere a nudo i limiti  della squadra azzurra   nei play (e  difatti in due non han segnato un punto).  Allora è proprio vero che Pianigiani lo mette sempre nel sacco!

I tre NBA azzurri sono stati  strepitosi ed il cielo sopra  Berlino è azzurro, peccato che questo spettacolo eccezionale, un vero spot per il basket di cui l’Italia aveva grande  bisogno anche per conquistare consensi televisivi con Sky, debba essere completato con la qualificazione per gli ottavi non ancora sicura, e  meritasse più dei  4500 spettatori  (prevalenza di tifosi italiani) sperduti nell’arena berlinese che avrebbe dovuto garantire con un europeo il “sold out serale”. Da mordersi le mani pensare che nella breve presidenza di Meneghin questo evento aveva la possibilità di organizzarlo a Milano-Expo. Un’altra occasione persa.
 
La vittoria probabilmente significa promozione e forse, chissà qualcosa in più. Ma soprattutto slancio, fiducia, capacità di giocare a  un certo ritmo, di difendere meglio, di non vivere di solo pick&roll ma di sani “giochi a due” alla slava, di saldare il gruppo NBA a quello italiano, superando  i prolemi strutturali. Ricordiamo che alla vigila dell’Europeo  questa squadra  è  stata da noi presentata un'”ITALIA-NO LIMITS” nel bene e nel male. Comfermiamo! Non facciamoci quindi ingannare, non diamoci arie quando martedì pomeriggio, cioè a meno di 20 ore della corrida con gli spagnoli, gli azzurri incroceranno gli sguardi e la mani con i tedeschi  che per salvarsi devono batter gli azzurri a meno che nel match di chiusura la Spagna perda anche con loro. L’8 settembre, data fatidica per noi italiani,  sono entrati  tiri che non è detto che entrino ancora, tiri a volta impossibili, quelli dei cosiddetti momenti di grazia che sono episodici,  comunque il livello del gioco di squadra è salito e l’atteggiamento mentale era quello di un battaglione della Legione Straniera.
Chi ha puntato sull’Italia che veniva data a 5.50  alle scommesse, ha fatto un affarone, 105 a 98 è un risultato incredibile, i bigs hanno segnato in tre 74 punti, score medio totale  di un match dell’europeo. La prova del 9 è però – ripetiamo –  il match delle 17.45 di questo pomeriggio  con i germanici che ieri hanno patito l’assalto turco quanto noi, senza il nostro potenziale in punti ma un quintetto più equilibrato nei ruoli.
 
Gallinari 8  – Il leader, il trascinatore, il fighter sa fare tutto, tirare, passare, penetrare, innervosire gli avversari, coinvolgere il pubblico: una delle stelle più grandi di questo europeo . 29 punti a 3 giorni dai 33 con la Turchia, 8 rimbalzi, 6 assist, 13/14 ai liberi (27/29 fra la gara coi turchi e gli spagnoli, gente tosta!), nessuna palla persa, blocchi monumentali, falli duri.
 
Belinelli 8- Primo tempo incolore, come nelle prime due gare con percentuali mediocri,  poi esce il campione NBA, con una prestazione al tiro eccezionalmente triple a raffica nel momento del break nella ripresa.1/7 da sotto perchè senza contropiede deve tirare in aree affollate, ma 7 bombe su 9, un 77,8 per cento che fanno capire perchè è stato il vincitore del concorso dell’All Star Game e i Kings gli hanno assicurato un triennale multimilionario. In questa partita è uscito il match winner che aspettavamo .E pensare che alla radio raccontavano che forse non poteva giocare (per la botta con gli islandesi). E pensare che rima della gara un sito di scommesse metteva un banner  con la caricatura di dl”Beli”  domandando: farà più di 18 punti?
 
Bargnani 7 – Inizia finalmente in quintetto e parte forte, gioca vicino a canestro, affonda, costruisce anche blocchi, avere come avversario Pau Gasol è un incubo ma riesce a dare almeno  una mano in difesa. Il suo Europeo inizia qui, aspettiamo che tornato a essere il migliore come percentuale di tiro in area, adesso riacquisti fiducia nel tiro da 3.
 
Gentile 7  – Buon inizio a giovane saggio, tenta di mettere a posto la squadra rinunciando a tirare, poi prende un tecnico che interrompe la prima fuga azzurra, ma è sempre presente e dimostra di essere un giocatore di alto livello  soprattutto nel finale. Deve ritrovare il tiro da fuori, non si possono scordare i 6 rimbalzi e la buona difesa tecnica.
 
Aradori 6,5 – Importante per cambiare i titolari e potenziare l’attacco quando c’è bisogno. Una presenza:  segna sempre canestri topici, non perde mai palla, incassa un fallaccio di Rudy Fernandez, sanguinante al naso vuole continuare.  Da non dimenticare i 7 liberi su 9. Sempre presente.
 
Cusin 6,5 – Giocatore di quantità, difende e si fa trovare pronto sugli scarichi.  Costruisce blocchi, vale pià di quel che sembra. Una presenza fissa nelle rotazioni
 
Melli 6 – Gioca poco, ma assolve il compito. Si è adattato al ruolo di gregario, non deve considerare il fallo un piacere sadico, un fisico senza tecnica è come una chitarra senza corde.
 
Cinciarini  6 per l’impegno-  23 minuti senza segnare un punto, il dono dell’invisibilità è metafisica, si può e si deve fare meglio.
 
Hackett  6- Come Cinciarini è in difficoltà, tira quattro volte senza segnare, ma è  in campo col quintetto esplosivo , quindi quando si vince si vince tutti insieme .
 
Datome 10 – Gran capitano, anche se per l’infortunio non può giocare incita sempre; ha ragione coach Kokoskov (Georgia )quando afferma che “non è detto  che il capitano debba per forza segnare è  semplicemente una figura speciale”
 
Polonara  e Della Valle Ne – Nel pre-partita Sky Carlton Myers aveva lanciato questo appello: “C’è bisogno di energia e questa passa solo dall’utilizzo di Polonara e Della Valle”
 
Pianigiani 7- Un sano realismo. Indovina tutto, impara dai suoi errori, la fortuna l’assiste. Viene aiutato dal talento della squadra, ha saputo presentare l’Italia che ci voleva per il terribile trittico di gare che prevede oggi la Germania e domani primo pomeriggio la Serbia prima della classe. Adesso deve cercare anche di fare qualche contropiede, di non perdere Bargnani e semplificare al massimo il gioco perchè professionisti della NBA sanno bene cosa fare, trovare il ritmo giusto cercando di velocizzare sempre più l’attacco come passaggi, movimento senza palla.
 
A cura di Enrico Campana

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