I playoff di Campana: “Pozzecco geniale folletto”

Sportal.it ha chiesto un intervento sui playoff che hanno preso il via sabato a Enrico Campana, giornalista grande esperto di basket e già prima firma della ‘Gazzetta dello Sport’.

Le orchestre di musica classica sono formate da strumenti musicali ad arco, fiati, percussioni, e approfittando del ko casalingo dell’Armani con Avellino, entrata nei playoff con l’8° posto graze al quoziente canestri, la ventesima vittoria consecutiva consacra la nascita della Filarmonica di Sassari e l’autorevolezza del suo giovane direttore, Gianmarco Pozzecco, geniale folletto del basket capace di ricostruire psicologicamente una squadra talentuosa che si stava dando la zappa sui piedi e di trasformarla in u  gruppo capace di fare ottima musica.

La dimostrazione di questa metamorfosi negli ultimi due mesi è Deshawn Pierre ma anche la valorizzazione del capitale italiano. Ai microfoni di Rai Sport l’azzurro Polonara  ha ringraziato quindi il simbolo del nuovo corso,  alla sua prima vittoria nei playoff come allenatore, “perché Pozzecco ha portato il sorriso, l’armonia e dato fiducia a tutti”. In effetti, nel finale sinfonico di Sassari contro una Brindisi poco… Happy, si è capito che questo ambiente aveva bisogno più di un “mental coach” che di un cervello  algebrico o uno manipolatore, capace di ricollegarsi agli anni belli e felici di Meo Sacchetti con un sapere pratico e semplice.

STATS – Vittoria netta, Brindisi era arrivata a + 4 (48-52 al 25′) dopo una tripla di Moraschini che ha legittimato con una gara da protagonista il titolo di miglior giocatore italiano della stagione, riconoscimento arrivato inaspettatamente dopo 10 stagioni di semianonimato del tuttofare ferrarese.  La partita degli Happies Fews è però finita lì. Con un parziale di 12/2 in due minuti (60/54)  Sassari  ha recuperato e preso il sopravvento e nella galoppata finale sono stati importanti i canestri degli italiani Polonara (12 punti, 8 rimbalzi), Gentile (11 punti, 4/4 e 3 assist) e Spissu riconfermato per altre due stagioni.   Scarto finale +16 (89-73). Valutazione +30 (111/81), Rimbalzi 42-28 (+14), Assist 23-17 (+6). Sassari ha fatto pesare la sua artiglieria pesante, 57,1 con 12 triple su 21, meglio che nel tiro corto  (26/46, 56,5) e meglio di Brindisi (9/29, 31,0).

L’INCREDIBILE -Un dato da Guinness sul quale bisogna ragionare sono i soli 2 tiri liberi (!!!!!!!!!!)  di Sassari, di l’unico segnato è arrivato grazie al fallo tecnico per proteste alla panchina brindisina. Per Brindisi solo 11 falli (contro 17 dei sardi),  una difesa da angioletti invece di provare ad allungare la difesa per proteggersi meglio dalle triple. Inoltre incomprensibile l’ aver rinunciato anche  a un tentativo di minima pressione sui portatori di palla quando una zona/press poteva essere tatticamente l’arma migliore per evitare il dilagare dei sardi che nei 15 finali hanno guadagnato un punto di vantaggio per minuto.

MVP – Sassari ha usato al meglio i suoi tre martelli: ha iniziato Cooley  da Evanston-Illinois patria di Dan Peterson, con 8/9 (e 7 rimbalzi) da sotto sfruttando pienamente l’armatura da panzer( più d’una volta il suo avversario finiva per le terre), poi i coast-to-coast  e i tagli e di Rashawn Thomas (15 punti) che si è fatto perdonare le 6 palle perse (sulle 16 totali), e infine il recital del canadese Deshawn Pierre, indiscusso MVP: 21 punti, 3/5 5/5 da3 4r 3a 30 di valutazione: E pensare che fino a due mesi fa era una specie di oggetto misterioso. Uno dei maggiori beneficiati del mental coach Pozzecco che per darsi un’aria saggia si è fatto crescere un barbone spartano, anche se per ora meno lunga di quelle di Harden e Datome. La giornata n. 23, il numero fatidico del basket (Jordan) si sblocca a Pistoia: 27 punti e 35 di valuazione.. Da quel momento Sassari inizia una catena di 20 successi consecutivi, trionfa nella Europe Cup, riesce a entrare nei playoff finendo al 4° posto, e il suo rendimento cresce in maniera esponenziale: a 9,1 punti, 4,2 rimbalzo e 1,6 assist e 12 di valutazione alle cifre attuali. E’ l’ago della bilancia della stagione, una presenza forte in tutti i settori, anche a rimbalzi e in difesa, non a caso uscito da Dayton University, ha confermato le sua qualità in Germania (14,9 punti e 1° rimbalzista della Bundesliga con 7,9 a gara). Un rimbalzista di 1,98  è ghettizzato dalla NBA, questa la ragione per cui non è stato scelto da Indiana dopo essere stato notato alla Summer League, per la falicità di Sassari .

FUORI DALLA RIGHE – Doveva essere il jolly a sorpresa, invece Phil Greene, ha debuttato con 0/5 nelle triple e 0/6 totale (e -9, dico 9!) in 14 minuti, un last-minute che ha penalizzato non poco  Brindisi , le squadre non si inventano ma si creano con i dovuti tempi  e non con questi presunti colpi che lucrano solo attenzione mediatica. Riuscirà a inserirsi o sarà ricordato solo per un possibile effetto boomerang visto che si rigioca lunedì?. ….La dichiarazione di Frank Vitucci prima della gara faceva già intuire il grado di aleatorietà di questa operazione di marketing, sirena pericolosa del nostro basket. Con l’infortunio di Wojciehowski, elemento prezioso, e un Rush a mezzo servizio occorreva un lungo granitici invece è arrivato questo Phil Greene IV, 1.88, 26 anni playmakerino di Chicago ex St.John’s  visto in Italia in A2 (Tortona e Verona) e chiamato in Europa dai turchi del Banvit . Se ti serve un portiere non predi in regista… “Ha una chance importante ad un livello superiore rispetto a quello abituale. Non so quando e come lo impiegheremo, sarà una decisione condivisa dall’intero staff tecnico. Le scelte saranno fatte in funzione di chi riteniamo possa darci qualcosina in più. Tutti hanno dato il proprio contribuito in modo insindacabile, adesso è il tempo delle scelte e comunque vada non avremo rimpianti. L’aggiunta di Greene IV – concludeva il coach veneziano che ha molto navigato nei playoff con vare squadre- è stata compiuta al fine di giocarcela ad armi pari con le altre squadre. Si giocherà ogni 48 ore e il recuperò di energie avrà un valore fondamentale”. E dire che Giofrè è stato premiato agli award come miglior dirigente, ma è stata una scelta sua o ai piani superiori?.

ALTRI MONDI – Il Cska ha battuto il Real Madrid campione in carica nella semifinale di Euroleague e con Hackett titolare affronterà da favorita in una finale inedita l’Efes di quel diavolo di Argin Ataman, il coachturco che fece fare il salto di qualità a Siena e vinse l’unica coppa  internazionale dei toscani. Ataman, il maestro di Pianigiani, ha dato scacco matto a Obradovic vittima degli infortuni a catena e senza il suo collante, ovvero Datome. Nelle finali di conferences, ancora senza Durant  e con un Curry scatenatissimo (36 punti) ha vinto a Portland e si porta sul 3/0 con un incredibile triple-doppia di Draymond Green (20 punti, 13 rimbalzi, 12 assist) fino a ieri in un certo senso solo la copia un pò selvaggia di LeBron. In Grecia l’Olympiacos si è rifiutata di sendere in campo per la seconda volta ed è stata esclusa dalla Lega , 
giocherà la Lega Adriatica o magari si iscriverà alla D- League.

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