Eurolega: Olimpia umiliata. E subissata di fischi

Il fondo è toccato. Una partita inaccettabile, l’ennesima pesantissima sconfitta europea (la sesta in fila), la peggiore di un’Eurolega già ampiamente negativa per l’Olimpia Milano: il Panathinaikos passeggia comodamente al Forum di Assago e si porta a casa il successo (86-72), senza nemmeno fare troppa fatica. Non c’è la testa, non c’è reazione e nemmeno un gioco di squadra, sui due lati del campo, ed ora il pubblico si è spazientito. I fischi sono sonori già all’intervallo, poi nella ripresa arriva anche la contestazione, quando il punteggio diventa pesante, con i greci che fanno quello che vogliono. Non sarà un Natale sereno in casa EA7, ci saranno riflessioni e decisioni da prendere, perché è evidente come serva qualche scossa per non rischiare di compromettere l’intera stagione.

L’avvio è la fiera dell’errore da ambo le parti (5/21 complessivo al 5’), con il solo Calathes a trovare il canestro con continuità, ma quando Dragic e McLean sbloccano i padroni di casa sono i biancorossi a prendere un minimo vantaggio (21-16 al 10’). Improvvisamente, arriva il blackout: ognuno inizia a giocare da solo, non viene più costruita un’azione ed il Pana, pur senza fare cose straordinarie, piazza un 11-0 in 5’, con cui prende il comando del match. Il trend prosegue e, quando la squadra di Pascual riesce a trovare le triple, i greci scappano (29-40 al 20’), con il pubblico del Forum che fischia sonoramente all’intervallo, dopo un canestro preso da un coast to coast di James in 5 secondi.

I tifosi provano ad incitare la squadra, in avvio di ripresa, ma basta una tripla di Singleton ed una palla persa banale a scatenare nuovamente una bordata di fischi. Il Pana vola a +17 e Repesa chiama timeout, dopo meno di un minuto. Il coach prova la carta Cerella ed arriva una minima reazione, però dura pochissimo, perché Feldeine trova canestro con facilità dall’arco ed il massimo vantaggio greco viene ritrovato in un amen, con l’ex Fotsis a trovare il +21, con un comodo appoggio da sotto. Arriva anche la contestazione. L’Europa è compromessa, ma la stagione è ancora lunghissima e così l’Olimpia non può andare avanti.

In collaborazione con basketissimo.com. 

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