Eurolega: Fenerbahçe padrone, Olimpia alle corde

Il Fenerbahçe tiene in partita Milano solo per dieci minuti, poi nel secondo quarto scappa via, domina e vince agevolmente il match per 89-70.

Milano arriva in versione rimaneggiata senza Theodore, Abass e Dada Pascolo su cui sono uscite voci di una possibile cessione, smentite ufficialmente in modo corale sia dal giocatore che dalla società.

Il primo quarto viaggia sui binari dell’equilibrio perché Milano ha un ottimo Micov che apre con due triple su altrettanti tentativi, ma la difesa biancorossa non è in grado di far capitalizzare le buone percentuali.
Veselj altera le traiettorie delle penetrazioni avversarie e vince lo scontro con Kuzminskas vivendo di prepotenza in attacco, ma alla prima pausa la partita è aperta sul 23-20.
Questo è l’ultimo barlume di combattività perché i primi otto minuti di secondo quarto sono un dominio dei padroni di casa che non hanno neanche bisogno di forzare per scappare.
La difesa sul pick and roll di Pianigiani fa acqua da ogni parte, Goudelock gioca a braccia basse e in attacco non c’è alcuna idea di circolazione o buoni tiri.
Sono microcosmi di una partita che viene spaccata in pochi minuti da un Nunnally già in doppia cifra, un Wanamaker che mette in ritmo i compagni e un ottimo Guduric da fuori.
L’assenza di Gigi Datome non è un problema per Obradovic che trova soluzioni da tutti, mentre dall’altra parte l’elettrocardiogramma è clamorosamente piatto.

Alla pausa il disastro è già compiuto sul 48-33 per la truppa di Obradovic.

L’inizio di ripresa dei turchi fa letteralmente infuriare Obradovic, infatti non arrivano punti per ben tre minuti e con i canestri di Micov, Cinciarini e due liberi di M’baye lo scarto è sotto la doppia cifra. A fermare il parziale è la coppia Vesely-Sloukas con il primo che tocca in mezzo alle maglie rosse il rimbalzo e Sloukas a infilare la tripla.

Il parziale milanese finisce qui, perché un incredibile Micov predica nell’assoluto deserto, mentre dall’altra parte con un pizzico di verve in più il divario si riassesta costantemente intorno ai 15 punti fino alla fine del terzo quarto sul 63-48.

Il quarto periodo è pura accademia per i padroni di casa con Obradovic che a quattro minuti dalla fine e sul +20 svuota la panchina per un finale già scritto da metà secondo quarto.

In collaborazione con basketissimo.com

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