Avellino risponde a Milano, ok Venezia

Se l’Olimpia Milano prosegue la sua marcia senza macchia in vetta alla classifica, aspettando il posticipo tra Trento e Reggio Emilia, è rimasta solamente Avellino ad inseguire i campioni d’Italia. La Sidigas, dopo un primo quarto equilibrato, è scappata via nel secondo periodo ed ha vinto senza particolari patemi la sfida contro Brescia. Il break arriva con il buon momento di Fesenko in area ed i canestri di Randolph, anche se il migliore in campo è Joe Ragland, che ha chiuso la sua partita in doppia doppia con 17 punti e 11 assist. Tra gli ospiti, c’è solo il lampo iniziale di Moss e poco altro.

Venezia si conferma bestia nera di Cremona, con i lombardi ancora a secco di vittorie al Taliercio. La squadra di De Raffaele parte subito fortissimo e si porta addirittura a +16 in avvio di secondo quarto, con il trio Hagins-Filloy-McGee, ma la formazione di Pancotto ha un Halloway inarrestabile (17 punti nel primo tempo) per riportare i suoi in linea di galleggiamento. Biligha accorcia ulteriormente e Thomas firma il -1 a 5’ dalla fine, con il canestro pesante che chiude il 9-0 esterno. E’ Haynes a scacciare la paura per gli orogranata, con due triple in serie, poi Ejim mette a segno i canestri per chiudere i conti.

Non c’è partita nelle altre tre sfide del pomeriggio. La Dinamo Sassari, spinta da un Carter già a quota 12 nel primo periodo, va subito in fuga su Pesaro e, con un 21-6 nel secondo quarto, scappa oltre i 20 punti di distacco, senza più nemmeno farsi riavvicinare. Più sorprendenti le batoste subite dalle due lombarde Varese e Cantù: gli uomini di Moretti resistono poco più di un quarto sul campo della The Flexx Pistoia, prima di farsi travolgere e sprofondare sotto i 20 punti di distacco nel terzo periodo. Ci sono sei uomini in doppia cifra per i padroni di casa, con Cournooh a quota 18. Stessa sorte anche per la Red October, dove non basta il debutto di Acker (8 punti e 4 perse), per evitare una pesante lezione a Capo d’Orlando. Il vantaggio dei siciliani cresce con costanza nell’arco del confronto, con vari protagonisti: prima Archie e Diener, poi Stojanovic e Delas, per una partita senza storia e la festa del PalaFantozzi.

Articolo in collaborazione con BASKETISSIMO.COM

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