Kurt Angle: “Se tornassi, sfiderei…”

Anche Sportal.it ha partecipato alla conferenza stampa mondiale con Kurt Angle, una delle leggende del wrestling (attuale manager in WWE). Diventato uno dei manager più influenti della WWE, tornerà, sul ring, virtualmente, nel videogame WWE 2K18.

Come giudichi la nuova WWE?

Nella WWE di oggi c’è tanto talento. C’è una grande atmosfera, i ragazzi sono più sani e emozionano anche di più rispetto al passato. Ci sono tante novità. C’è un massaggiatore tutto il giorno, il catering sempre aperto. Tutti vogliono lavorare insieme. Nella mia era, i personaggi erano la cosa più popolare, ora è il wrestling ad essere popolare.

Dovessi tornare sul ring, chi ti piacerebbe sfidare?

Se tornassi, avrei l’imbarazzo della scelta. Ho già lottato con Lesnar, Orton, Cena e Triple H, ecco mi piacerebbe sfidarli nuovamente. Con Triple H ci affrontammo quando ero ai miei primi passi, ora potremmo avere un match decisamente migliore. Sarebbe bello anche un incontro con Samoa Joe o AJ Styles. Anche con Seth Rollins, Cesaro, Sheamus e Roman Reigns sarebbe interessante lavorare. Inoltre pure Aries e Neville sarebbero avversari interessanti. Ripeto, ci sono un’infinità di talenti in WWE, non saprei chi scegliere.

Sei felice del ruolo che stai svolgendo in WWE?

Sto dando il mio contributo per dare una mano ai giovani talenti e per farli crescere. Sono felice del mio impegno in WWE.

Quale è stato il miglior match della tua carriera?

Anche se non è stato un match di WM, credo che il match con The Undertaker, a No Way Out, nel 2006, sia stato uno dei migliori match della mia carriera. E’ stato un match old style, vero wrestling.

Come ti senti fisicamente? Pronto al ritorno, non solo virtuale, ma anche reale?

Sto bene, mi sento in buone condizioni. Ma, onestamente, non ho ancora fatto nessuna valutazione medica per un eventuale ritorno sul ring.

Cosa ne pensi delle wrestler in rosa della WWE?

Sono molto impressionato e orgoglioso dei progressi che ha compiuto la divisione femminile negli ultimi anni. Solo una decina di anni fa, sarebbe stato impossibile pensarle così al centro del progetto.

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