Bryant si ritira, biglietti a ruba

Se Bargnani (malato o… sano immaginario?) torna in infermeria (stiramento del tendine del ginocchio sinistro) giocando 3 minuti nella quarta vittoria dei Nets (4/13)  dopo aver saltato tutta la preseason,  Kobe Bryant che aveva fatto un mezzo pensierino all’Olimpade  annuncia il ritiro ufficiale al giornale “The Player’s tribune”, seguito subito dell’ennesima partitaccia (4/20 e 2 triple su 7 in casa con Indiana) anche se immediatamente s’infiamma la caccia a biglietto per il giro d’addio (farewell tour) di Black Mamba che potrebbe magari riservare anche uno show italiano, il Paese dove ha iniziato giovanissimo seguendo il padre, contro gli azzurri grazie ai buoni uffici del CT Ettore Messina.
 
Nel turno domenicale, nonostante un’altra buona gara a Memphis i 76ers eguagliano invece con 18 sconfitte il record dei New Jersey Nets 2009-10, anche se in realtà la serie-record è   di 28  flop consecutivi con i 10 della scorsa stagione  avendo vinto l’ultima volta il 25 marzo con Denver (99-85).
 
Nella domenica post-Thanksgiving Day  tre vittorie in trasferta. Quella di Indiana con lo scatenato Paul George (39 punti) in questo momento il giocatore più incisivo della NBA con Curry, tornato in campo dopo un anno di assenza,  mentre  Houston di Bickerstaff jr. vince al Madison nell’overtime col suo nuovo e turrito quintetto (doppia doppia del giovane starter elvetico Clint Capela, più efficace di Dwight Howard) e una quasi tripla di James Harden approfittando dell’assenza di Anthony (influenza) nei Knicks (8/10) alimentati da Kristaps Porzingis (20 punti 13 rimbalzi). Infine  con 6 triple di Mirza Teletovic, il bomber di giornata, i Suns passano a Toronto mancante di Valanciunas (frattura della mano) perchè il sostituto Biyombo in attacco è poco pericoloso.
 
Arriva nel quarto finale la vittoria per i Nets (4/13), il sorpasso (28-16) con Detroit con le stoccate di Brooks Lopez e Taddeus Young e  con 28/17 per Memphis in casa negli ultimi 12 minuti  contro i 76ers che nelle ultime 3 gare hanno visto evaporare il vantaggio , quasi fossero sotto l’influsso di un malefico incantesimo.
 
Al Madison invece l’overtime premia  con 10/5 Houston (7/10),  i Knicks (8/10)  perdono l’occasione per salire a 50% di vittorie, la proiezione teorica per entrare nei playoff.
 
I turni “post Thanksging Day”  senza la gesta dei Warriors  (18 vittorie) offrono purtroppo l’altra faccia della medaglia della NBA, dove non  è tutto oro quel che riluce. Charlotte (10/7)  senza più i panni di cenerentola  e senza Al Jefferson hanno inflitto la sesta sconfitta consecutiva ai Bucks (e adesso vanno a Denver che ha pure lei i suoi guai) col 38,6% al tiro e 87 punti, roba da non crederci. 87 punti anche per i Nets ma almeno col 43%, 42% e 92 punti per Memphis  col 39% dei 76ers, i Suns vincono n asa dei Raptors col 42% , Boston  (9/8) sconta il 18,5% dall’arco (e il 40% totale) a Orlando (9/8) trascinata dal montenegrino Nicola Vucevic fra i miglior centri della stagione. Basso anche il 45% col quale i Rockets (7/10) vincono a Manhattan, e che dire del 38%  dei poveri Lakers (2/14 e 1/6 in casa, penultima nel ranking)  che l’ex canturino Metta a spadellare 2/10, 1/4 da 3) all’ombra di Kobe con i ringraziamenti di Indiana 11/5 (3 vittorie in trasferta e 5 sconfitta) che approfitta dell’occasione uscendo dallo Staples Center con un modesto 41%. Non tiriamo in ballo la qualità delle difese e il moltiplicarsi degli infortuni, come gioco e spettacolo, la NBA offre una delle peggiori stagioni degli ultimi anni, ecco il frutto dell’espansione con le 30 squadre e dei giovani sradicati ala trafila de college e scaraventati a 19 anni  nel Grande Fratello dello sport americano.
 
E’ durata sol 3 minuti la gara di Andrea Bargnani per un problema al tendine e del ginocchio sinistro e si attende il parere dei medici, in passato si era fermato per lo stiramento al polpaccio e al quadricipite e una frattura del polso.
 
I  migliori della giornata: per i marcatori Paul George (Indiana, 39 punti), per i rimbalzi Andre Drummond (Detroit, 20), per gli assist Eric Bledosoe (Suns, 11), per le palle recuperate Covington (76ers, 7) , per le stoppate Bismac Byombo (Toronto, 4) e Kevin Seraphin (New York, 4)  e miglior europeo a pari merito il bosniaco Mirza Teletovic  (Suns 20 punti con 6 triple) e lo svizzero Clint Capela (18 punti e 11 rimbalzi al Madison).
 
RISULTATI domenica notte 29 nov – CHARLOTTE.Milwaukee  87-82 (22 K.Walker; 19 K.Middleton, 17 G.Monroe +10 r); LA CLIPPERS-Minnesota 107-99 (26 B.Griffin, 20 C.Paul; 21 A.Wiggins, 18 Z.LaVine, 14 L.Dieng +10r, assente R.Rubio); BROOKLYN-Detroit 87-83 (9 T.Young +10, 0 A.Bargnani 0/1 1f 3′ ; 21 K.Caldwell-Pope, 20 A.Drummond +18 r); ORLANDO-Boston 110-91 (19 V.Oladipo, 18 N.Vucevic +10r, 15 T.Harris +11r; 20 I.Thomas, 3 J.Sullinger +11r); Toronto-PHOENIX 102-107 29 D.DeRozan, 20 D.Carroll, 17 K.Lowry 8r 5a; 20 E.Bledsoe +11a, 20 M.Teletovic 6/7 da 3); MEMPHIS-Filadelfia 92-84 (20 M.Conley, 17 Z.Randolph +11r, 9 M.Gasol +12r; 16 I.Canaan, 12 R.Covington +7rec, 9 J.Okafor +13r); New York-HOUSTON ts 111-116 (31 A.Afflalo, 20 K.Porzingis +13r, assente per influenza C.Anthony; 26 J.Harden + 7r 9a, 18 C.Capela); LA Lakers-INDIANA 103-107 (22 J.Clarkson +10r, 22 N.Young, 13 K.Bryat 4/20, 2/7 4r 3a, 7 Metta 2/10, 1/4; 39 PGeorge 10/21 5/10 14/17 tl, 8 I.Mahinmi +10r).
 
A cura di Enrico Campana

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