Rugby, Saracens campioni d’Europa

I Saracens riconquistano l’Europa. I campioni d’Inghilterra in carica vincono il massimo alloro europeo nella finale di Champions Cup giocata sabato 11 maggio al St. James Park di Newcastle, battendo 20-10 un Leinster quasi irriconoscibile in una partita dominata tatticamente e fisicamente, soprattutto nella seconda metà di gioco, più di quanto possa raccontare il punteggio finale.

Ad onor del vero gli irlandesi non partono neanche male, e al 4′ sbloccano il punteggio grazie una punizione di Johnny Sexton, uno degli uomini più attesi dell’incontro. Nei minuti successivi è battaglia di trincea e gli uomini di Leo Cullen controllano senza particolari difficoltà l’avanzata degli inglesi, che pur macinando possesso e territorio risultano abbastanza inconcludenti. Al 30′ il match sembra addirittura prendere una piega determinante a favore del Leinster: Cian Healy si vede negare una meta dal TMO (corretta la decisione della moviola in campo) ma nella stessa azione i Sarries perdono Maro Itoje per dieci minuti (cartellino giallo per fallo di antigioco nei pressi della linea di meta) e i due piloni titolari, Mako Vinipola e Titi Lamositele (sostituiti dalle riserve Richard Barrington e Vincent Koch) per il resto del match a causa di un infortunio. Solo 60 secondi dopo Tadhg Furlong supera la difesa in maglia rossa e firma la prima meta dell’incontro, con il Leinster che va sul 10-0 dopo la trasformazione di Sexton. I Saracens, però, non si perdono d’animo e tornano nella metà campo avversaria a testa bassa arrivando addirittura all’intervallo in parità, prima grazie a una punizione di Owen Farrell al 40′ e poi con una bella meta di Sean Maitland (trasformata dallo stesso Farrell) a tempo scaduto.

Il copione del primo tempo si ripete nel secondo, ma stavolta i Saracens non commettono errori e il Leinster resta schiacciato nella propria area difensiva. In sostanza, la partita si decide tra il 18′ e il 27′: a un passo dalla linea di meta, Barrington prova a schiacciare ma il suo tentativo è corto di poco sia secondo l’arbitro Garces sia secondo il TMO, che però è concorde con l’arbitro francese nella decisione di espellere temporaneamente Scott Fardy, reo di un fuorigioco troppo evidente all’interno dei propri 5 metri. Farrell segna la punizione seguente, portando in vantaggio i Sarries, che a questo punto fiutano l’enorme difficoltà dei loro avversari in inferiorità numerica e, dopo numerose fasi d’attacco in cui spiccano soprattutto il senso tattico di Alex Goode (vincitore del premio di miglior giocatore della stagione europea) e la capacità di portare palla del capitano Brad Barritt (“Man of the match” della finale), sfondano definitivamente le mura avversarie segnando la meta del 18-10 (20-10 dopo la trasformazione) con Billy Vunipola, un altro dei migliori in campo.

Gli ultimi minuti sono una semplice passerella per i Saracens, che mostrano una tenuta atletica e psicologica superiore rispetto al Leinster, incapace di riaprire la partita e costretto a lasciare il trono europeo dopo averlo conquistato lo scorso anno. La squadra allenata da Mark McCall, invece, torna sul tetto d’Europa dopo aver vinto le finali del 2016 e del 2017, e ora può puntare all’accoppiata Champions-Premiership che già le era riuscita nel 2016.

 

TABELLINO INCONTRO

MARCATORI: 4′ punizione Sexton (LEIN, 3-0), 32′ Meta Furlong, trasformazione Sexton (LEIN, 10-0), 40′ punizione Farrell (SAR, 10-3), 40+3′ meta Maitland, trasformazione Farrell (SAR, 10-10), 59′ punizione Farrell (SAR, 10-13), 67′ meta B. Vunipola, trasformazione Farrell (SAR, 10-20).

FORMAZIONI

LEINSTER: 1 Cian Healy, 2 Sean Cronin, 3 Tadhg Furlong, 4 Devin Toner, 5 James Ryan, 6 Scott Fardy, 7 Sean O’Brien, 8 Jack Conan, 9 Luke McGrath, 10 Johnny Sexton (capitano), 11 James Lowe, 12 Robbie Henshaw, 13 Garry Ringrose, 14 Jordan Larmour, 15 Rob Kearney – RISERVE: 16 James Tracy, 17 Jack McGrath, 18 Michael Bent, 19 Rhys Ruddock, 20 Max Deegan, 21 Hugh O’Sullivan, 22 Ross Byrne, 23 Rory O’Loughlin – ALLENATORE: Leo Cullen.

SARACENS: 1 Mako Vunipola, 2 Jamie George, 3 Titi Lamositele, 4 Will Skelton, 5 George Kruis, 6 Maro Itoje, 7 Jackson Wray, 8 Billy Vunipola, 9 Ben Spencer, 10 Owen Farrell, 11 Sean Maitland, 12 Brad Barritt (capitano), 13 Alex Lozowski, 14 Liam Williams, 15 Alex Goode – RISERVE: 16 Joe Gray, 17 Richard Barrington, 18 Vincent Koch, 19 Nick Isiekwe, 20 Schalk Burger, 21 Richard Wigglesworth, 22 Nick Tompkins, 23 David Strettle. ALLENATORE: Mark McCall.

ARBITRO: Jerome Garces (Francia). SPETTATORI: 51.930 (sfiorato il “tutto esaurito”)

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