Premiership Rugby, festa Saracens

Dopo aver vinto la Champions Cup tre settimane fa, i Saracens completano il “double” vincendo anche la Premiership inglese, grazie alla vittoria per 37-34 nella finale giocata contro gli Exeter Chiefs a Twickenham, nel pomeriggio di sabato 1° giugno.

Per la squadra londinese, allenata da Mark McCall, si tratta del quinto titolo nazionale in nove stagioni (il primo arrivò nel 2011) e della seconda doppietta Premiership-Champions dopo quella della stagione 2015/16, a testimonianza di una posizione di dominio ormai affermata tra i club europei della palla ovale.

Come accaduto in semifinale contro il Gloucester, però, i Sarries partono col piede sbagliato: dopo 27 secondi, infatti, Exeter marca una meta con Nic White, bravo a sorprendere una linea difensiva tutt’altro che perfetta, ma Jamie George riporta sotto quasi subito i Sarries, approfittando della momentanea superiorità numerica (cartellino giallo inflitto ad Henry Slade per un in-avanti volontario) e marcando a sua volta al 4′. Owen Farrell, a differenza del suo “dirimpettaio” Joe Simmonds, manca però la conversione da 2 punti e il risultato è sul 7-5 dopo cinque giri di lancette.

Il ritmo dell’incontro è altissimo, quasi asfissiante, e i Saracens sembrano prendere in mano la situazione: al 10′ Farrell si fa perdonare l’errore precedente portando avanti i suoi con una punizione, cinque minuti dopo Ben Spencer si incunea nella difesa dei Chiefs e segna la meta del 13-7 che Farrell, però, non riesce ancora a trasformare.

Exeter non ci sta ad uscire dal match e, tornata in parità numerica, mette pressione agli avversari tanto da provocare, a sua volta, un cartellino giallo, che l’arbitro Wayne Barnes infligge a Maro Itoje per ripetute infrazioni nei pressi dell’area di meta. I vincitori della regular season ne approfittano così nel migliore dei modi, segnando 12 punti in dieci minuti grazie alle mete di Jonny Hill al 21′ e Dave Ewers al 31′ (la prima delle due trasformata da Simmonds), passando così in vantaggio per 19-13.

Prima dell’intervallo, Farrell e Simmonds segnano una punizione ciascuno, e così le squadre vanno neglio spogliatoi sul 22-16 per gli Exeter Chiefs.

Nella ripresa Exeter trova addirittura il massimo vantaggio, ponendo una pressione maggiore sugli avversari e andando in meta al 18′, grazie a uno splendido off-load di Sam Skinner che libera Slade per i punti del 27-16.

Finita? Neanche per sogno. Dopo appena tre minuti, infatti, i Sarries accorciano le distanze con un cross-kick di Farrell che trova puntuale il gallese Liam Williams, bravo a prendere la palla al volo e a schiacciare all’angolo, e al 68′ operano l’ultimo sorpasso dell’incontro grazie al nazionale scozzese Sean Maitland, che concretizza al meglio un’azione partita con uno splendido break di Richard Wigglesworth.

Al 75′, sul punteggio di 30-27, i Saracens potrebbero chiudere con una punizione sulla carta abbastanza semplice, ma Farrell sbaglia e regala qualche minuto di speranza ai Chiefs. Una speranza, però, che svanisce definitivamente al 77′ quando George, sugli sviluppi di una touche rubata dal solito Itoje (uomo ovunque e meritatamente nominato “man of the match”, nonostante il cartellino giallo del primo tempo), si spinge oltre la linea di meta e schiaccia tra i pali la palla della vittoria. Farrell realizza la comoda trasformazione e porta i suoi sul 37-27.

Nonostante il risultato ormai acquisito, i Chiefs onorano fino all’ultimo la finale, segnando a tempo scaduto la quinta meta del loro incontro con Sam Hill e pareggiando il conto globale delle mete segnate (5-5), ma la marcatura è solo una magra consolazione che aumenta i rimpianti per gli uomini di Rob Baxter, e che anticipa di pochi secondi il fischio finale che fa esplodere la festa dei Saracens.

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