Contatto con un furgone: Di Sante finisce all’ospedale

Prosegue senza sosta l’onda di incidenti che sta travolgendo il mondo dei ciclisti.

Dopo la tragica scomparsa di Michele Scarponi e dopo quella di Nicky Hayden, travolto mentre si stava allenando in bici a Cesena, a vedersela brutta, per fortuna questa volta senza conseguenze gravissime, è stato Antonio Di Sante, vittima di un incidente dai contorni inquietanti.

Il 23enne professionista in forza alla Gm Ovini, nativo di Roseto, ma residente a Santa Lucia, stava percorrendo la statale 150 insieme a un compagno di squadra quando, attorno alle 13 di sabato, all’altezza di San Giovanni, è stato avvicinato dal conducente di un furgone cassonato, che ha sorpassati i due insultandoli: non pago, secondo quanto riporta ‘Il Centro’, l’autista avrebbe cominciato ad accostarsi ai due ciclisti, fino a urtare con lo specchietto il caschetto di Di Sante che ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra tra l’asfalto, la griglia che costeggia la strada e la breccia.

Trasportato dall’ambulanza al pronto soccorso di Giulianova, Di Sante ha riportato diverse escoriazioni e un vasto ematoma sul fianco destro: la partecipazione al campionato italiano in programma domenica 25 giugno in Piemonte non è comunque in dubbio, come comunicato dalla stessa Gm Ovini.

“Il conducente del furgone è fuggito senza soccorrermi” ha riferito Di Sante, circostanza confermata da alcuni testimoni. Al momento l’accusa per il conducente del furgone sarebbe quella di omissione di soccorso: le indagini chiariranno se l’autista abbia voluto causare l’incidente intenzionalmente o se non abbia calcolato bene le distanze rispetto alla bici di Di Sante.

Di Sante era già stato al centro di un episodio controverso nel 2014, quando fu aggredito da un altro automobilista che lo colpì con un pugno, per poi anche allora allontanarsi senza soccorrere il ciclista all’epoca dilettante.

Questo il comunicato diramato dalla squadra di Di Sante: “Il GM Europa Ovini prende atto del bruttissimo episodio che ha coinvolto il proprio atleta e gli esprime la massima solidarietà. Il team auspica altresì che in futuro possa esserci un maggiore rispetto degli automobilisti nei confronti dei ciclisti. Fortunatamente tutto si è risolto con un grande spavento, ma sono ancora tanti i problemi che affliggono i ciclisti che utilizzano la strada per allenarsi”.

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