Landa non si dà pace

Era partito dall’Olanda con il sogno di vincere il Giro, ma Mikel Landa non è neppure arrivato alla fine della seconda settimana. Lo scalatore spagnolo del Team Sky è stato costretto al ritiro nella tappa di Sestola e il giorno dopo la dolorosa decisione non riesce a darsi pace per la grande occasione persa in un’edizione che per il momento non ha espresso valori eccelsi:
 
“Peccato, dopo la crono di domenica ho pensato che fosse il Giro perfetto per me, che dopo una settimana nervosa in cui avevo fatto bene c’erano le condizioni ideali per fare ancora meglio. E invece, dopo che ero stato male durante la notte, con febbre e dolori di stomaco, ieri mattina ho provato lo stesso a salire in bici, ma non ce l’ho fatta. Non credo avrò la forza di guardare le tappe dalla tv” ha detto Landa prima di ripartire per Barcellona.
 
A questo punto è possibile che la strategia per la seconda parte della stagione cambi e che Landa sia presente al Tour in supporto di Chris Froome: “Ora riposerò una settimana e poi vedrò il da farsi. È possibile a questo punto che vada al Tour”.
 
Landa poi si sbilancia su quello che sta profilarsi come il duello per la vittoria finale, tra Nibali e Valverde: “Vincenzo sta bene, conosce questa gara benissimo. Non l’ho visto fortissimo in salita, ma sono certo che ha tanto ancora da dire. Ma se devo indicare un nome solo per la vittoria finale, dico Valverde”

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