Milan, Gattuso fa chiarezza sul mercato

Il Milan chiude la stagione ospitando la Fiorentina, gara da vincere per centrare il 6° posto che garantirebbe la partecipazione diretta all’Europa League. Non certo l’obiettivo di inizio campionato, ma Gattuso deve accettare di fare di necessità virtù: “Sarà difficile. Loro non hanno tensione, hanno tanti giovani, la pressione l’avremo tutta noi. Domani inizierà il nostro campionato e non sto scherzando: saranno in 60.000 a sostenerci, se vinceremo chiuderemo sesti e sarà importantissimo anche in vista della prossima stagione, perché potremo andare a fare la tournée e lavorare a Milanello per due settimane mettendo benzina nelle gambe”.

Qualche bilancio però si può già tracciare: “Di rimpianti ce ne sono, ma è inutile parlarne. Sia Vincenzo che con me la squdra ha perso punti, forse pareggiando in casa della Juventus qualcosa sarebbe cambiato, ma ci mancano soprattutto i 5 punti contro il Benevento. Certo, mi pesa non aver ripagato i 30.000 tifosi che erano venuti a Roma per la Coppa Italia. Però, considerando che abbiamo cambiato preparazione a stagione in corso e che non abbiamo più avuto molti infortunati possiamo essere soddisfatti”.

L’argomento che stuzzica di più la tifoseria riguarda però il futuro. Tra mercato e attesa per le sanzioni Uefa, il popolo rossonero non è tranquillo. Gattuso non vende fumo. Neppure su Donnarumma: “Resterà il 90-95% della rosa, non arriveranno più di tre o quattro giocatori, magari elementi di esperienza, per rinforzare questa squadra di vuole questo, dobbiamo mettere malizia nella rosa. Vediamo cosa ci dirà l’UEFA e poi vedremo. Suso? Non vuole andare via, ma ha una clausola e questo può essere un problema”.

“È un dato di fatto che a livello tecnico Gigio ha commesso qualche errore, ma per tutto quello che ha passato bisogna capirlo. È da un anno che si parla tutti i giorni di lui. Ci ha messo del suo ma bisogna lasciarlo tranquillo. È  un patrimonio della società, uno dei più forti portieri al mondo. Decideranno lui e la società cosa fare, devo ringraziarlo perché si sta impegnando”.
 

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