Giorgino in scadenza, la priorità è il Parma

Il Puma del Salento mette la Serie B nel mirino. Uno dei segreti della rinascita del Parrma, reduce da quattro vittorie consecutive che l’hanno proiettato al secondo posto, risponde al nome di Davide Giorgino. L’equilibratore della mediana crociata è stato tra i migliori a Fano e soprattutto contro il Gubbio, con quel salvataggio decisivo su una ripartenza umbra durante il primo tempo sofferto.

E si sa che dal centrocampo dipendono le fortune di una squadra, quindi insieme al diretto interessato, e ai tifosi, può sorridere anche Daniel Piconcelli.

Sportal.it ha intervistato l’agente di Giorgino, pronto a ritagliarsi in corso d’opera un ruolo dal protagonista proprio come successo lo scorso anno in Serie D, lui che fu tra i primi ad abbracciare il nuovo corso del Parma Calcio 1913:

“Davide ha trovato continuità di impiego, quella che ha avuto lo scorso anno, più che di rendimento, perché a inizio stagione ha giocato poco, ma le prestazioni le ha sempre date – ha detto Piconcelli – La sua caratteristica migliore è l’equilibrio che riesce a dare alla squadra e che non sempre il Parma aveva avuto nelle prime giornate, ovviamente non per colpa di chi aveva giocato, ma per l’amalgama generale. Io lo chiamo ‘il piccolo Emerson’ (soprannominato appunto il Puma, ndr), dà geometrie, non sarà Pirlo, ma fa un lavoro oscuro che è fondamentale. La posizione? Può stare in tutti i ruoli della mediana, ma davanti alla difesa dà il meglio. In estate l’avevano provato addirittura come centrale di destra, per prenderlo in giro l’avevo chiamato ‘Caceres’”.

Insomma, Giorgino crociato a vita? A 31 anni, l’ipotesi non è impossibile, come conferma Piconcelli, che ha poi analizzato le prospettive della squadra di Apolloni: “Il futuro? Davide andrà in scadenza a giugno, ma adesso bisogna pensare a fare bene e a raggiungere l’obiettivo di squadra. In A ha giocato, il suo sogno è quello di dimostrare di essere all’altezza anche della Serie B dopo tanta gavetta nelle serie minori e farlo con il Parma, ma purtroppo la Lega Pro è un campionato particolare, il livello è quello che è, c’è molta aggressività, ma poche squadre se la giocano a viso aperto. Il Parma è stato inserito nel girone più difficile ed equilibrato, quello centrale. Alcune squadre del girone A che inseguono l’Alessandria farebbero fatica a stare con le prime, anche se è vero che l’equilibrio livella e quindi ci si può permettere qualche passo falso”.

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