Faggiano alza la voce: “C’è chi specula sul Parma”

Sono separati da 14 anni, ma uniti dalla volontà di dare il proprio contributo per la promozione del Parma. Gli acquisti di Gianni Munari e di Simone Edera sono stati conclusi nello stesso giorno dal ds Faggiano e contemporanea è stata anche la presentazione.

Il primo era a Cagliari fino a domenica pomeriggio e ha pure giocato uno spezzoone della gara contro il Genoa prima di ufficializzare in anticipo il proprio ritorno in maglia crociata, il secondo invece arriva in prestito secco via Torino dopo il semestre in prestito a Venezia giocando molto poco.

“Sappiamo tutti dove può arrivare questo Parma: quando c’ero io siamo arrivati in Europa League, conservo ho un bellissimo ricordo di questa piazza. Poi ci fu il rovescio della medaglia, ma spero di dare quel qualcosa in più adesso. Sono stato convinto dal progetto, avevo già avuto dei contatti in estate” ha detto il centrocampista nativo di Sassuolo, che si è poi lasciato andare a un paragone benaugurante:

“Ho già avuto un trasferimento simile alla Sampdoria, quando ero alla Fiorentina: sono situazioni molto simili, che mi stimolano. Preferisco vincere in Serie B che lottare per la salvezza in Serie A”. “Il Torino ha sempre creduto in me, a Venezia non è andata bene, qui voglio riscattarmi” le parole invece di Edera.

Ma il piatto forte è ovviamente coinciso con le parole del direttore sportivo Daniele Faggiano, che ha fatto il punto della situazione a metà mercato anche alla luce degli infortuni di Benassi e Lucarelli:
“Dobbiamo rispettare la lista dei 16 over, quando gli infortuni arrivano nello stesso reparto è sempre un problema. Cercheremo di lavorare in uscita dopo Melandri, comunque abbiamo anche Giorgino che può fare il difensore”.

Immancabile l’affondo polemico finale, che sembra diretto a qualche società un po’ troppo esosa nelle richieste…: “A me non piace guardare in casa degli altri, ma sembra che qualcuno speculi su di noi e sulle nostre potenzialità economiche. Abbiamo una società che non deve fare il passo più lungo della gamba”

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