Chelsea, clamoroso no a Sarri

La primavera stregata di Maurizio Sarri non sembra proprio avere fine. Dopo il blitz in casa della Juventus firmato da Kalidou Koulibaly, che aveva fatto sentire il Napoli a un passo dallo scudetto come mai successo da 28 anni a questa parte, al tecnico di origini toscane non ne è più andata dritta una. Prima la rocambolesca vittoria dei bianconeri in casa dell’Inter, seguita al crollo degli azzurri a Firenze che ha fatto svanire i sogni tricolori, poi i dubbi sul proprio futuro a Napoli, stroncati dalla scelta di De Laurentiis di puntare su Carlo Ancelotti, quindi ancora la possibilità di approdare alla guida del Chelsea, che sembra però essere svanita per la più clamorosa e inattesa delle motivazioni.

Come riporta ‘The Sun’, infatti, dopo aver fatto trascorrere la scadenza del 31 maggio senza aver versato gli 8 milioni dell’importo della clausola rescissoria presente sul contratto che ancora lega Sarri al Napoli fino al giugno 2020, la dirigenza dei blues avrebbe deciso di virare su altre soluzioni a causa del “passato controverso” di Sarri. Il riferimento è alle esuberanze eccessive che hanno caratterizzato la carriera dell’ex allenatore dell’Empoli, in particolare alle parole omofobe rivolte a Roberto Mancini durante un Napoli-Inter di Coppa Italia del gennaio 2016. Un episodio sul quale la proprietà del Chelsea non intende sorvolare, al punto da aver già deciso di valutare la candidatura di Laurent Blanc come successore di Antonio Conte, comunque destinato all’esonero.
 

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