Bologna-Milan: Pagelloide rossonero

Donnarumma 6,5: Fa lo spettatore per 89 minuti, più per inconsistenza degli avversari che per merito dell’organizzazione difensiva. Ma quando viene chiamato in causa, risponde presente come d’altronde fa da tempo. Bravo, almeno lui.

Calabria 5,5: Nessun errore in fase difensiva, perchè oggi da difendere non c’è proprio nulla. In fase offensiva manca di ritmo e sembra aver perso un po’ la gamba di inizio stagione. Conti è pronto? Sarebbe bene ricordarselo.

Zapata 6: Ordinato e preciso su Santander. Si sta confermando pedina importante e sta meritando il posto da titolare, a prescindere dai recuperi dei compagni di reparto.

Romagnoli 6: Qualche errore in fase di impostazione, figlio di un ritorno in campo quasi forzato. Ma tutto sommato rientra bene e blocca un paio di volte Palacio lanciato in contropiede.

R. Rodriguez 5: Spinge ma è troppo impreciso nei cross e nell’ultimo passaggio. Il lavoro dei laterali sarebbe stato utile per aggirare il bunker rossoblù, ma proprio oggi appare in giornata non proprio fantastica. Dietro invece sbaglia poco perchè nessun avanti emiliano ha avuto coraggio di attaccare gli spazi.

Kessie 5: Stanco e impreciso, sta perdendo lucidità come una pentola di rame lasciata al sole. La situazione infortuni a centrocampo costringe Franck agli straordinari e quando lui manca, a risentirne è tutta la squadra.

Bakayoko 5,5: Ci prova ma è impreciso e meno pulito negli interventi. Perde qualche pallone di troppo e ne recupera tanti preziosi. La giornata No del compagno di reparto lo costringe a coprire tutta la zona e questo lo porta a due falli ingenui quanto eccessivamente puniti. Espulsione esagerata e che costerà la partita di Milano contro la Fiorentina.

Suso 5: Non sta bene? Probabile. Ma il Milan ha bisogno di un altro Suso. Salta raramente l’uomo e non azzecca mai l’ultimo passaggio. Da leader che dovrebbe trascinare la squadra, si è trasformato in attore non protagonista. Chi l’ha visto?

Calhanoglu 4,5: Peggiore in campo, senza se e senza ma. Triste come una cartella di Equitalia ricevuta la vigilia di Natale, si è involuto senza una vera spiegazione. Prima l’alibi collo del piede, ma adesso? Problemi psicologici? Si vada a sdraiare su qualche lettino da uno bravo e torni quando avrà risolto i suoi problemi.

Cutrone 5: Non riesce ad incidere come il suo solito, ma sarebbe stato strano se avesse continuato a farlo ad una media da top player. In verità è ancora un pulcino che deve prendere il volo e deve imparare a gestire le sue energie per risultare lucido anche in situazioni complicate come oggi. Si arrabbia per la sostituzione. Male per il gesto, bene per il suo intrinseco significato.

Higuain 5: E’ lecito aspettarsi di più da lui, non c’è dubbio. Da tre gare a questa parte, sembra abbia perso quanto di buono aveva fatto vedere ad inizio stagione. Ha fatto innamorare la tifoseria per impegno, leadership e qualità nel mirare la porta, ora la terrorizza con un atteggiamento di chi ha già la testa altrove.

Castillejo 5: Entra al posto di Cutrone, ma con lui la pericolosità degli attacchi rossoneri scema a vista d’occhio. Ad oggi non ha dato nulla e c’è chi si chiede se non fosse stato meglio tenersi Bacca.

J. Mauri sv: Come un bambino alla recita natalizia, in quanto a timidezza e statura. Inutile.

Laxalt sv: Il cugino di Ghali stecca ancora. Eppure a Genova avevamo apprezzato tutt’altro giocatore.

Gattuso 5: Lo dico chiaramente, nonostante mi si sia accusato di proteggerlo a prescindere. L’ alibi degli infortunati non regge. L’avrei accettato durante il trittico UdineseJuveLazio, non contro squadre di questo livello. Di fronte ad un Bologna impaurito come un pulcino bagnato, presenta un Milan con la testa già in vacanza. Grinta e determinazione nei match proibitivi, inconsistenza e mediocrità, quando sarebbe il momento di accelerare. La password della testa dei giocatori la possiede lui, quindi lui ne è il responsabile. La sostituzione Cutrone – Laxalt è da la sintesi di una mentalità sbagliata e non da Ringhio, ma Micio Micio Bau Bau. Punto.

Dirigenza 5: Poco il tempo per fare mercato, vero. Ma viste le prestazioni insufficienti di Castillejo, quelle orribili di Laxalt e nell’ultimo periodo quelle impalpabili da parte di Higuain, è utile che anche i dirigenti si facciano un esame di coscienza e si concentrino su un mercato che mai come ad oggi si può definire di “riparazione”. Perchè vorrei ricordare ancora una volta che: “Serve il quarto posto… serve il quarto posto… serve il quarto posto…” (continua)

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