L’Inter è sparita, festa Parma a San Siro

C’era una volta l’Inter che partiva forte e poi inchiodava. Ai tifosi nerazzurri non resta che sperare che l’andamento della stagione si inverta, perché era davvero difficile immaginare un inizio di campionato peggiore per la squadra di Spalletti, che si era presentata ai nastri di partenza della Serie A con tanti elogi per la campagna acquisti effettuata. Sconfitta dal Sassuolo in avvio, poi bloccata dal Torino, infine capace di venire a capo solo nel finale della gara contro il Bologna, il ko interno contro il Parma certifica la crisi d’identità di Handanovic e compagni, che martedì esordiranno in Champions League contro il Tottenham.

Più che il ko in sé, maturato su un tiro da incorniciare dell’ex Federico Dimarco, in prestito al Parma proprio dall’Inter e autore di un sinistro a dieci dalla fine che Handanovic ha solo visto la scia, a preoccupare dell’Inter è la mancanza di idee di gioco e pure di cattiveria agonistica, tanto prima che dopo lo svantaggio, seguito da una reazione del tutto sterile. Icardi ha cominciato in panchina, la formula con il falso nove ha deluso ancora, ma l’ingresso dell’argentino non ha migliorato le cose. Per Sepe tante parate, ma quasi tutte su tiri dalla distanza. Handanovic non ha fatto neppure quelle, ma il Parma, quantomeno, ha avuto idee più chiare.
 

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