Simone Pianigiani: “Troppe partite dure”

“Giocare in nove giorni con Olympiacos, Venezia, Real, Panathinaikos e Cremona per noi è troppo”, così Simone Pianigiani commenta il ko sul campo della Vanoli. “Siamo stati colpevoli di aver buttato via una partita già vinta con Venezia, a Madrid abbiamo fatto una delle migliori partite dell’anno, poi abbiamo cominciato a non avercene più – ha proseguito il tecnico biancorosso – Si può parlare poco della partita, ho messo in campo chi ce la faceva e potevamo anche vincere, con qualche dettaglio in più a nostro favore, come i tiri liberi o i rimbalzi offensivi, ma avrebbe avuto poco senso comunque”.

E’ la quarta sconfitta consecutiva: “Otto giorni fa eravamo super, per aver battuto l’Olympiacos ed essere vicini ai playoff, ora non è che siamo in crisi per queste quattro sconfitte. In Eurolega fai uno sforzo enorme e noi oggi giocavamo sul campo della terza in classifica: siamo venuti qui sapendo il loro stile di gioco, ma non potevamo preparare qualcosa e dovevamo arrangiarci”. Sperando di avere un contributo più importante dagli italiani, in particolare da un Della Valle con un solo tiro dal campo in 15 minuti: “Oggi per lui era complessa, aveva sempre dei corpi importanti davanti. L’unico accoppiamento difensivo poteva essere su Travis, ma in quel caso dovevo farlo giocare playmaker, altrimenti portavano Cinciarini post basso, ma la regia di Andrea ci serviva. Se fossimo riusciti a correre un po’ di più, i suoi tiri in transizione li avrebbe presi”. 

Anche il tiro da 3 punti, con due triple realizzate e dodici tentate (minimo stagionale), è stato decisivo: “Abbiamo creato un po’ meno, perché ci mancavano due creatori di gioco come James e Nedovic. Questa era una partita in cui dovevamo muoverla un po’ di più e poi, ad esempio, nel primo tempo abbiamo concesso troppi rimbalzi in attacco, che potevano darci un po’ di flusso”.

Giovedì c’è il Fenerbahce, con la chance finale per i playoff di Eurolega al Forum: “Ci sarà il soldout, giocheremo in un’atmosfera bellissima, la motivazione sarà altissima, perché in queste sfide non fai alcun calcolo legato ai playoff, ma giochi contro i primi. Poi non potremo fare i miracoli in due o tre giorni dal punto di vista fisico, ma daremo tutto, contro una squadra che tende a stritolarti possesso dopo possesso”.

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

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