Meo Sacchetti va sereno verso l’Ungheria

“È giusto giocare questa gara sentendo la pressione. Fa parte dello sport. I miei ragazzi sono carichi. All’andata l’Ungheria ci ha messo in difficoltà, hanno dei buoni tiratori. È una partita importante, lo sappiamo bene, ma i miei sono giocatori di carattere, una dote che in incontri come questi può risultare più decisiva del talento”.

Ad una vittoria dal Mondiale in Cina, il coach fresco vincitore della Coppa Italia con la Vanoli Cremona, Meo Sacchetti, torna nella “sua” Varese, dove da giocatore ha trascorso otto stagioni e di cui da domani sarà cittadino onorario con l’evento ‘Romeo e Varese: storia di un grande amore’. “Questa città è stata la culla della pallacanestro. Negli anni ’70 la Pallacanestro Varese ha disputato 10 finali di Coppa dei Campioni, vincendone 5. La storia è una parte importante del nostro sport. E Varese è la storia del basket”.

A disposizione da subito Amedeo Della Valle, che ha raggiunto gli Azzurri già da quest’oggi, mentre gli altri due giocatori dell’Olimpia Milano, Jeff Brooks e Andrea Cinciarini, si aggregheranno dopo la partita di Eurolega contro il Maccabi Tel Aviv di giovedì 21 febbraio. “Le prime valutazioni spettano allo staff medico – conclude Sacchetti – che ci comunicherà come stanno i ragazzi. Poi abbiamo tre giorni per preparare una partita che sappiamo essere importantissima. Qualificati anche se perdiamo? Quello che ho sempre cercato di trasmettere alla squadra è di pensare a una partita alla volta, senza vedere quello che succede sugli altri campi”.

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