L’Olimpia cade e perde Gentile

Una domenica da dimenticare per l’Olimpia Milano. I biancorossi crollano nel quarto periodo e vengono battuti dalla Betaland Capo d’Orlando (78-71), così Reggio Emilia si riavvicina a due punti in classifica. Avanti di 10, l’EA7 si ferma, forza solo dall’arco e prende un clamoroso parziale di 20-3 per chiudere il match, uscendo battuta dal PalaFantozzi per il secondo anno consecutivo. La notizia più brutta però è l’ennesimo infortunio stagionale, ancora ad Alessandro Gentile: il capitano biancorosso ha riportato la lesione capsulo legamentosa del primo dito della mano destra nel secondo quarto e, dopo gli accertamenti, si conosceranno i tempi di recupero. 
 
Inizio distratto e morbido per Milano e la squadra di casa ne approfitta, per prendere il comando del match, sfruttando anche una banale serie di palle perse di Simon e compagni. La formazione siciliana vola anche a +9 (29-20 al 12’), quando Basile e Boatright trovano il canestro pesante, mentre l’EA7 si aggrappa ad un ottimo Kalnietis e a qualche giocata di Sanders e McLean per restare aggrappata, rientrando anche a -1 (40-39 al 18’) con l’unico lampo di Batista. Mentre si fa male alla mano destra  Gentile, costretto a rientrare negli spogliatoi con il ghiaccio, per non tornare più nel match e seguire il secondo tempo dalla panchina con un’evidente fasciatura.
 
Il play lituano firma il sorpasso per aprire la ripresa, però la Betaland risponde subito con un 5-0 e si riporta avanti, ma si sveglia Simon e l’Olimpia torna in parità, prima del vantaggio con rubata e schiacciata in contropiede di McLean (52-54 al 27’). La squadra di Repesa alza il livello difensivo, con la grande pressione di Cerella, ed il parziale si allunga, arrivando fino a 18-4, per il massimo distacco in chiusura di terzo periodo (54-62 al 29’). Jenkins e Sanders firmano la doppia cifra di vantaggio e sembrano mettere la gara in discesa, ma l’EA7 si ferma, tira solo da tre e prende un clamoroso parziale di 17-0, con Jasaitis e Boatright protagonisti, con cui i padroni di casa passano da -10 a +7 (75-68 a 2’ dalla fine). Finisce qua, perché gli ultimi tiri biancorossi si spengono sul ferro ed è grande festa per l’Orlandina
 
In collaborazione con basketissimo.com

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