Champions League, Venezia alle Final Four

Sassari non trova coi francesi del Monaco il guizzo per ribaltare l’andata, Venezia invece  è tosta, unica italiana ad andare avanti nelle coppe dove i campioni d’Italia hanno perso 21 partite. La Reyer domina il gioco (+30 di valutazione), ruggisce in difesa, ben diretta da Walter De Raffaele, unico coach italiano a giocarsi quest stagione una coppa.  Bravo, il livornese ex assistente di Recalcati, a stregare gli ex lagunari (soprattutto il play Mike Green, se la cava invece Owens) e gli ex altri del campionato italiano,  Petway (il globetrotter errante di Sassari) e il disastroso Dejuan Summers accolto da Siena come il messia quando trionfante Luca Banchi, facendo capire che era un regalo speciale di Popovich,  e rispedito in America dopo 3 gare.

Salva l’onore una squadra italiana nella prima Champions League, che si concluderà il 28-30 aprile con le Final Four  in una località che la FIBA annuncerà al sorteggio  della prossima settimana sentite anche le proposte dei club finalisti . Le altre tre che si contenderanno il nuovo trofeo ambizioso ma vassallo della concorrente Eurolega  sono i monegaschi, i soli passare col doppio successo. Forti di una  trazione posteriore con due giocatori super, il folleto americano Zach Wright indiscusso MVP dei quarti e l’ucraino Sergi Gladyr che ha affondato Sassari con 6 triple su 9. Poi le  squadre rivelazione di due campionati europei più qualificati della Spaghetti Leagu.  Gli isolani di Tenerife, davanti a Real Madrid e le altre bigs  nell’ ispanica Liga, dopo il pareggio dell’andata sul loro campo hanno stritolato con la difesa l’Asvel Villeurbanne, il club di Tony Parker, il più titolato delle 8, mentre è passata per un solo punto, a spese dei tedeschi vincitori una settimana fa,  il Banvit Bandirma, Saso Filipovski, il pupillo sloveno che Tanjevic mise sulla panchina della Virtus Roma. Col suo gioco brioso e un americano appetito da molti club Jordan Theodore, per alcuni mesi  ha guidato la Superleague turca nella quale adesso è dietro soltanto a Fenerbahce e Efes.

A Sassari le individualità francesi sono state più incisive di quelle della Dinamo che ha ritrovato il tiro di Bell e la spinta di Trevor Lacey mentre Lighty non ha ripetuto le ultime gare e Stipcevic non è riuscito a gasare la squadra mancando quattro triple. Venezia ha vinto con la difesa, la certificata  solidità dell’afro-canadese Melvin Ejim, miglior rimbalzista della giornata, la sprint del pubblico contro una squadra riaggiustata con operazioni di mercato ma molto più debole di quella he vinse l’anno scorso il titolo turco, una meteora che non ha lasciato traccia. Sassari non ha avuto la continuità e il coraggio che gli permesso di arrivare in finale di Coppa Italia e dare del filo da torcere dell’Olimpia, Pasquini con una seri di operazioni ha migliorato il roster ma rimangono alcuni limiti, se Savanovic non riesce  a essere quello della nazionale serba , una delle migliori li classiche europee.

Punto dolente gli italiani.  Fra le due squadre, dice l’analisi dell’Arcitaliano, hanno giocato in 5 con 2 soli canestri e  2 liberi, 6 punti totali che fanno il 4 per cento del totale dei punti di Venezia e Sassari. Un dato utile alla GIBA da portare qual “caso-limite” agli Stati Generali  della Fip per capire bene se il problema è la mancanza di materiale umano o di club e dirigenti in grado di costruirli e lanciarli,  più che dare la colpa agli stranieri. I quali  come professionisti si limitano a fare al meglio il loro lavoro per trarne vantaggi economici.  Uno canestro soltanto  di Sacchetti e De Vecchi e 2 liberi di Ress è poco, anzi troppo poco. I tre di Sassari hanno giocato 18 minuti in tutto, di cui 10 Sacchetti entrato in quintetto. Al rientro dopo il lungo infortunio l’azzurro Tonut, nei 12 del preolimpico di Torino,  tutto da ricostruire. Non giudicabile. Per la cronaca i 5 hanno giocato quasi 50 minti, tirato solo 2 liberi (Ress 2/2), con 0/5 da3, 2/6 nel tiro in area, 5 rimbalzo, 3 di valutazione che significa meno dei punti. Ahi serva Italia….

COSI’ I QUARTI I FINALE

LUDWIGSBURG: Mhp Riesen-BANVIT 53-59 (1/1, tot.145-146 +1, 92-87 andata; 12-21, 16-10; 10-14, 15-14; 14 D.Crawford 6/9 0/5 da 9r V16, 11 J,Tiemann /9 0/1 da3 6r 5f; 13 J.Theodore 4/11 1/6 7r 5a V17, 7 F.Korkmaz 1/3 1/3 da3 6r.). R-A: 37-9, 36-11; Val. 43/54. MVP:  Jordan THEODORE, Usa

SASSARI: Dinamo-AS MONACO 76-79 (0/2,tot. 138-152 +14, 62-73 andata; 15-18, 19-19; 20-26 22-16; 22 D.Bell /5 4/8 da tl 4/4 5a V19, 18 T.Lacey 5/10 2/3 da3 tl2/2 4a, 10 T.Lydeka 4/6 6r, 4 D.Lighty 1/40/2tl2/2 5r, 6 R.Stipcevic 3/3 0/4 da3 1a; 26 Z.Wright 9/12, 1/1 da3 tl5/5 8r 7a V36, 20 S.Gladyr 1/2 6/9 da3, 14 B.Davies 6/9 4r.  R-A: 25-15; 28-18. Val. 80/88. MVP: 36 Zach WRIGHT, Usa

TENERIFE: IBEROSTAR-Asvel Villeurbanne 61-51 (1 pari/pari, tot. 123-113 +10; andata 62-62; 1-10, 17-14; 11/14, 20-13; 12 G.Bogris 679 5r V16, 9 F.Vazquez 3/6 tl3/4 6r; 15 W.Hodge 3/8 3/7 da3 5a V13). R-A: 37-14; 28-9. Val.63/47. MVP: G.BOGRIS, Lit

VENEZIA: Umana REYER-Pinar Karsiyaka 74-66 (1/1, tot.145-140 +5, 71-74 andata; 20-19, 16-20; 17-12, 21-15; 16 M.Ejim 3/61/1 da3 tl7/11 11r 3a V24, 11 M.Haynes 1/3 2/5 da3 tl3/3 0r 2a, 8 M.Bramos 3/7  8r 5 f, 7 A.Filloy 0/2 2/5 da3 tl1/2 6a, 0 S.Tonut 0/1 2r, 2 T.Ress; 22 J.Brown 5/9 2/5 da3 V18 16 J.Owens 7/10 tl2/5 7r,  2 M.Green 0/6 tl2/4 3r 3a,  1 D.Summers 0/1 0/5 da3.9. R-A: 32-19; 33-8. Val.87/57.  MVP: 16 EJIM, Usa

A cura di ENRICO CAMPANA

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